La voce dei futuristi declama, imita, riempie lo spazio, scardina il galateo operistico, liederistico, belcantistico.
Provoca, mima, prolunga la vocazione pittorica e l’inchiostratura grottesca. sperimentale, antiletteraria e e antiespressiva delle Tavole Parolibere di Marinetti, attorno a cui ruota la pirotecnica antologia (tra gli autori Balla e Depero) costruita su misura d’uno strumento-vocale di oggi che non nega nulla. (Angelo Foletto) – La Repubblica 2 Luglio 2017.
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